Cattive abitudini posturali: come evitarle?
Dolori articolari, mal di schiena, male al collo, problemi cervicali, la postura che assumiamo abitualmente ha un’influenza significativa sulla salute.
Una definizione
Secondo la definizione originale, la postura è l’atteggiamento fisico che assumiamo durante la giornata e, pur trattandosi di un equilibrio dinamico, mantiene nel tempo caratteristiche costanti: ogni persona ha un proprio schema posturale che ripete continuamente. Il fine della postura è il mantenimento dell’equilibrio del corpo nello spazio, tanto in condizioni statiche quanto dinamiche. In quanto tale, essa risponde a sollecitazioni di vario tipo, sia fisiche (la forza di gravità), sia ambientali, e dipende da numerosi fattori che interagiscono tra loro: la conformazione dell’apparato osteoarticolare, l’integrità del sistema neuromuscolare, le abitudini motorie, il dolore, lo stato emotivo e lo stile di vita.
Le cause dei problemi di postura
I ricercatori dell’Università di Harvard hanno additato le abitudini più consolidate dei nostri giorni – come il lavoro al computer, il trasporto di oggetti pesanti (attrezzature professionali o borse della spesa), sdraiarsi su un divano mentre si guarda la TV o guardare uno smartphone – come primaria causa di problemi posturali di diversa entità. Infatti, queste attività portano a chinare le spalle in avanti, generando un allungamento dei muscoli nella parte posteriore delle spalle e una riduzione dei muscoli nella parte anteriore delle spalle e nel petto. La forza di gravità quindi spinge i muscoli in avanti, perché i muscoli sono troppo deboli per tirarli su.
Quei muscoli sono fondamentali per sollevare la struttura e permettere al corpo di mantenersi in posizione verticale.
Ulteriore causa di cattiva postura è l’osteoporosi. Le persone con le ossa fragili possono sperimentare fratture da compressione quando le ossa nella parte posteriore (vertebre) non sono abbastanza forti da sostenere il carico su di esse. L’osso collassa sul lato anteriore, la parte più vicina al petto. Quando le vertebre collassate si accumulano, la colonna vertebrale si arrotonda e si piega in avanti. Questa condizione prende il nome di cifosi dorsale.
Tips & Tricks per migliorare la postura
Anche se per anni abbiamo adottato una postura scorretta e problematica, grazie ad alcuni semplici esercizi è possibile modificarla. Di seguito, alcuni semplici esercizi, che è possibile svolgere in autonomia.
Esercizio 1.
L’esercizio consiste nel sedersi dritto di fronte a una sedia, con le mani strette nella parte posteriore, bloccando le dita in modo che i palmi delle mani siano rivolti verso di sé. Sollevare le mani verso l’alto fino al punto di tensione. Tenere premuto 10 secondi e tornare alla posizione iniziale. Ripetere la pratica da due a quattro volte.
Esercizio 2.
L’esercizio consiste nel portare le braccia dietro la schiena ed afferrare entrambi i gomiti o gli avambracci. Mantenere la posizione per un minuto.
Esercizio 3.
Per il rafforzamento delle spalle, è possibile praticare esercizi di compressione della scapola, stringendole per 30 secondi ad ogni set, e utilizzando fasce elastiche di resistenza per tirare indietro i gomiti, movimento simile a quello che i canottieri eseguono con i remi.
Esercizio 4.
Per il rafforzamento dell’addome, esiste una versione di plank nella quale si mantiene una posizione push-up con appoggio sui gomiti, o semplicemente contraendo i muscoli addominali e trattenendo l’ombelico verso la colonna vertebrale.
A livello domestico, anche durante le attività quotidiane è possibile attuare semplici accorgimenti per migliorare la postura. Ad esempio, mentre si guarda la tv seduti, per rimanere eretti è possibile inserire dietro le spalle un asciugamano arrotolato, incastrandolo in maniera che non possa cadere. Oppure, mentre si è a lavoro davanti a un pc, è necessario fare delle pause e sgranchirsi le gambe.
Attuando questi semplici suggerimenti, il miglioramento posturale è garantito entro 6-12 settimane.
Una postura corretta è comoda da mantenere, solida e rilassata allo stesso tempo e non crea tensioni muscolari avvertibili come dolore, rigidità o stanchezza. Uno schema posturale fisiologico consente il massimo equilibrio con il minimo dispendio energetico e con minore stress sulle strutture anatomiche. Al contrario, uno schema scorretto è causa di dolore, modificazioni anatomiche e influisce sullo stato emotivo e fisiologico della persona.
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